Non ricordo bene se fu proprio l'ultimo giorno o uno degli ultimi giorni.
Lo aspettavamo da tanto, lo aspettavamo tutti.
Era la meta alla quale dovevamo arrivare.
E alla meta ci arrivammo.
Avevamo perso forse qualcuno per strada, ma la maggior parte del gruppo che era partito ci arrivò.
Era sera, eravamo nel piazzale, vicino alla colonna dove si mettevano le corone commemorative.
Era il momento del silenzio che segnava la fine del nostro servizio militare.
Ricordo poco di quel momento:
Inquadrati e sull'attenti.
Le note del silenzio, lungo e lento, da godersi nota dopo nota, finalmente.
Poi il silenzio finì.
Cappelli alpini che volavano in alto verso il cielo.
Poi gli abbracci.
Ricordo uno e un solo abbraccio, lo ricordo perchè colui che mi abbracciava stava piangendo, le sue lacrime bagnavano la mia uniforme.
Lì per lì non ne rimasi molto contento, esagerato, stravagante come al solito, un po' come tutti i dodici mesi del militare.
Era sempre stato un po' così durante tutto quell'anno passato insieme.
Era giovane, si vedeva che a volte cercava di fare il grande, a volte esgerava.
Ti faceva un po' arrabbiare, ma a volte ti faceva tanta tenerezza.
Ti dispiaceva vedere che si era cacciato nei guai.
Quel suo modo di fare era il suo modo di reagire alle cose che un po' facevano paura a tutti, lui che era uno dei più piccoli di tutto il gruppo.
Fa niente, il tempo, come a volte dico, leviga, smussa gli spigoli, toglie le cose inutili e lascia la sostanza, quello che veramente conta.
Quello che voglio tenere di quella sera sono solo due cose: il silenzio e le sue lacrime.
Quando dopo vent'anni dalla fine del militare abbiamo cominciato a cercarci siamo riusciti a ritrovare un bel gruppo di persone.
Ma non tutti, ne mancano ancora un po' all'appello.
Lui era uno di questi, non eravamo ancora riusciti a trovarlo.
Questa mattina abbiamo avuto sue notizie.
Ieri sera, Alessandro Canu, ci ha lasciati, un incidente in moto se lo è portato via.
Oggi come ventun'anni fa, ma con un altro sapore, rimangono solo due parole che ti accompagneranno per questo tuo ultimo viaggio qui sulla terra: il silenzio e le lacrime.
Addio Alessandro, speravo di incontrarti di nuovo, qui, su questa terra, almeno per vedere com'eri diventato.
Spero d'incontrarti di nuovo lassù nei cieli.
Chi lo sa, ... se Dio lo vorrà.
Riposa in pace ora.
Una preghiera per Alessandro e per i suoi cari.